Musei

Museo Civico Archeologico di Bologna

Il Museo si colloca tra le più importanti raccolte archeologiche italiane ed è soprattutto rappresentativo della storia locale, dalla preistoria all'età romana.
La sua sezione etrusca è il punto di partenza per conoscere la civiltà dell'Etruria padana, che ebbe come capitale Bologna, l'etrusca Felsina.
Le antiche collezioni conservano capolavori dell'arte greca e romana; di particolare rilievo è la raccolta di antichità egiziane, una delle più importanti d'Europa.

 

Le raccolte del Museo Civico Archeologico si sono accresciute a partire da un primo nucleo formato dalle collezioni dell'Università di Bologna (collezioni 
AldrovandiCospiMarsiliLambertini), successivamente arricchite dall'eccezionale raccolta del pittore bolognese Pelagio Palagi acquisita dalla città nel 1861.
Di lì a poco iniziò la fortunata stagione degli scavi urbani, inaugurata nel 1869 con la scoperta delle tombe etrusche presso la Certosa, a cui seguirono anni di importanti rinvenimenti nella città e nel territorio circostante.

Il Museo divenne il luogo deputato a raccogliere i materiali rinvenuti nel corso degli scavi che furono esposti in alcune sale attigue all'Archiginnasio, in occasione del V Congresso Internazionale di Antropologia e Archeologia Preistorica del 1871.
Nel 1881 il Museo venne inaugurato nella sua sede di Palazzo Galvani, appena ampliato e rimodernato, con l'esposizione dei materiali delle collezioni e di quelli di più recente scoperta.

Attualmente le collezioni del Museo vantano circa 200.000 opere, suddivise in sezioni che in parte mantengono ancora i criteri espositivi e l'ordinamento originali.

 

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